NEUROREGOLAZIONE INTERATTIVA

La Neuroregolazione Interattiva (anche nota come Neuromodulazione o Neurostimolazione Interattiva) è una sofisticata elettroterapia antalgica sviluppata in Russia a partire dagli anni ’80 nell’ambito del Programma Spaziale sovietico e successivamente ripresa in Europa e negli Stati Uniti nei due decenni successivi.

Nel corso degli ultimi vent’anni si sono diffusi vari apparecchi per la neuroregolazione interattiva caratterizzati da una sofisticazione e complessità di utilizzo variabili. Tra i più diffusi in Italia possiamo annoverare il capostipite russo SCENAR, da cui tutti gli altri derivano, l’americano INTERX, l’italiano ENF e il russo DENAS.

“La Neuroregolazione è la metodica che prevede l’utilizzo di uno strumento (Neuroregolatore) che ha la capacità di interferire, modificare, produrre un segnale neurofisiologico che possa fornire un input per il recupero dello stato di salute del paziente” (N.Dacomo).

Attraverso il feedback fornito dal controllo impedenziometrico di cui è dotato, il neuroregolatore modifica costantemente l’impulso erogato (in termini di frequenza, intensità e smorzamento del picco), adattandolo alla risposta corporea ed evitando così i fenomeni di adattamento che limitavano l’efficacia delle vecchie elettroanalgesie (tipo TENS).

Il neuroregolatore è caratterizzato da una duplice modalità di utilizzo: una “fase diagnostica” in cui lo strumento rileva le aree di alterata impedenza cutanea (resistenza al passaggio di una corrente alternata), espressione di processi disfunzionali di tipo infiammatorio o cronico a carico dei tessuti analizzati o in relazione neurologica (dermatomerica o riflessa) con essi e una “fase terapeutica” in cui eroga una stimolo compensatorio di riequilibrio dei parametri impedenziometrici. 

L’utilizzo tipico prevede lo scorrimento dello strumento (o di un elettrodo esterno ad esso collegato), sull’area di dolore riferito o in connessione anatomo-funzionale con essa, alla ricerca di asimmetrie della risposta tessutale (aumentata adesività e rumorosità allo scorrimento, alterata sensibilità, variazioni cromatiche cutanee), ripetuto fino alla scomparsa / riduzione delle stesse o il mantenimento statico su uno o più punti per qualche minuto.

In modalità statica lo strumento fornisce degli indici numerici di reazione tessutale (legati all’impedenza cutanea, alla genesi e alla durata cronologica della disfunzione rilevata), rispetto ai quali è possibile decidere il tipo di trattamento più opportuno o far scegliere autonomamente l’apparecchio.

Le specifiche caratteristiche dell’impulso generato dal neuroregolatore permettono di interagire col sistema nervoso centrale e col sistema autonomo ortosimpatico al fine di ridurre il dolore e, più in generale, di favorire l’omeostasi.

Tutto ciò avviene attraverso la stimolazione delle fibre nervose Aδ e C, il rilascio di neuropeptidi e oppioidi endogeni (endorfine e dinorfiine), modulando quindi l’attività nervosa sia a livello segmentale (midollare) che centrale.

Oltre all’effetto antalgico (mediato primariamente dal meccanismo del ‘Gate Control’), il neuroregolatore è in grado di favorire un’azione antinfiammatoria e antiedemigena (agendo sul microcircolo artero-venoso e linfatico), oltre che un azione decontratturante muscolare.

Rappresenta un ottimo complemento alla terapia manuale fisioterapica / osteopatica, specialmente nella fase acuta post-traumatica o infiammatoria acuta a carico di nervi periferici (sciatalgie, cervico-brachialgie, cefalee…) o del sistema muscolo-scheletrico (contratture, trigger points, artralgie… ), oltreché nelle disfunzioni internistiche a carico dell’apparato digerente o uro-ginecologico.

Permette inoltre un monitoraggio dell’andamento dei piani di trattamento grazie agli indici numerici forniti, favorendo una maggiore oggettivazione dei risultati.

Infine, è doveroso citare le controindicazioni al trattamento di neuroregolazione. Tra di esse l’unica controindicazione assoluta è rappresentata dalla presenza di un pace-maker impiantato. Eventuali controindicazioni relative, da valutare caso per caso, includono: trombosi venosa, gravidanza, epilessia, neoplasie, febbre di origine ignota.

Leave a reply