FIBROMIALGIA

La fibromialgia è una condizione cronica caratterizzata da dolore diffuso (American College of Rheumatology 2016).

Sebbene la sua causa esatta non sia ancora completamente compresa, si ritiene che coinvolga una sensibilizzazione non fisiologica del sistema nervoso centrale che porta all’amplificazione della percezione del dolore, piuttosto che una condizione di infiammazione generale o disturbo autoimmune, come si riteneva in passato.

I sintomi della fibromialgia variano da persona a persona e possono includere, oltre al dolore diffuso: facile affaticabilità, disturbi del sonno, scarsa lucidità, depressione e ansia, emicranie, disturbi digestivi o intestinali, dolore pelvico e temporo-mandibolare.

L’epidemiologia della fibromialgia evidenzia una maggiore prevalenza nelle donne rispetto agli uomini, con un’età di insorgenza spesso compresa tra i 30 e i 60 anni.

La diagnosi di fibromialgia, di pertinenza del medico reumatologo, si avvale di una dettagliata anamnesi, di questionari specifici, di esami del sangue specifici e sulla valutazione clinica attraverso la ricerca dei cosiddetti ‘tender points’. Fondamentale è discriminarla da altre condizioni cliniche parzialmente sovrapponibili come, ad esempio, la sindrome di Sjogren.

La gestione terapeutica della fibromialgia prevede un approccio multidisciplinare integrato che coinvolge professionisti della salute quali, in primis, reumatologi, neurologi, fisioterapisti e psicologi, per garantire una gestione completa e personalizzata della condizione.

Oltre alla somministrazione di farmaci antidepressivi e anticonvulsivanti, è fondamentale la gestione dello stress attraverso la terapia cognitivo-comportamentale, l’educazione al dolore e/o il biofeedback, per acquisire delle strategie efficaci con cui far fronte alla presenza ricorrente del dolore e alle sue ricadute sulla qualità del sonno e più in generale, della vita.

Altrettanto importanti sono approcci fisioterapici quali la terapia manuale e, ancor più, l’esercizio terapeutico.

La terapia manuale sotto forma di mobilizzazioni articolari, mobilizzazioni dei tessuti molli, il massaggio o i trattamenti osteopatici può contribuire a migliorare la circolazione sanguigna, ridurre la tensione muscolare e alleviare il dolore.

L’attività fisica, sia a corpo libero che in acqua calda, attraverso esercizi di mobilità, stretching, blanda tonificazione e attività aerobiche aiuta a gestione il dolore e promuove la massima qualità di vita possibile.

Altri approcci utili possono includere il rilassamento muscolare progressivo, l’ipnosi clinica, il tai chi, lo Yoga e l’agopuntura.

Poiché la fibromialgia può variare notevolmente da persona a persona, è essenziale sviluppare programmi di trattamento personalizzati in collaborazione con il paziente e modificare gli esercizi in base alla risposta individuale e al livello di dolore, adattandoli all’evoluzione clinica nel tempo. La comprensione della fibromialgia come una condizione complessa che coinvolge aspetti fisici, emotivi e psicologici è fondamentale per un trattamento completo e personalizzato.

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